Bisogna fare una distinzione fondamentale!

Andare a trascorrere due ore di tempo o andare a pescare!

Nella prima ipotesi non ci interessa realmente andare a pesca per portare a casa qualche preda, ma solamente rilassarci dopo una giornata intensa di lavoro, in cerca della tipica calma di una banchina di un porto qualsiasi o semplicemente in riva alla spiaggia sotto la vostra abitazione. Senza pretesa alcuna! Nulla toglie che durante queste due o tre ore di relax ci venga a trovare qualche bel dinosauro marino inaspettato, allora li saremmo doppiamente felici perche abbiamo scaricato le tensioni dello stress in maniera ottimale!

Nella seconda ipotesi bisogna cominciare a ragionare seriamente su diversi fattori:

  • Luogo o spot di pesca
  • Condizioni meteo
  • Esca o esche da utilizzare
  • Influenze solunari
  • Metodologia di pesca
  • Influenza delle maree

Innanzitutto dobbiamo considerare il “dove” andare a pesca in relazione ad altri fattori interconnessi tra loro. Mi spiego meglio: se abbiamo una condizione di mare mosso e abbiamo intenzione di pescare a feeder dalla spiaggia sotto casa, leviamocelo dalla testa! La forte corrente non ci permetterebbe unìazione di pesca ottimale. Piuttosto cerchiamo una scogliera ed andiamo a pescare a bolognese oppure se proprio ci fissiamo con il feeder, cerchiamo una zona portuale e piazziamo li la nostra attrezzatura.

Alternativa: surfcasting!

Viceversa se abbiamo condizioni di mare calmo (forza olio come diciamo da queste parti), allora preferiamo un’azione di pesca con pasturazione, quindi feeder, piuttosto che una “bolognesata” dalla scogliera.

Nulla vieta comunque di sovvertire a queste pseudo-regole perche nella pesca le sorprese non finiscono mai. Quindi se ci va di andare a bolognese dalla spiaggia in condizioni di mare calmo, magari andando a pasturare con l’ausilio di una fionda o con della pastura preparata e lanciata a dovere, facciamolo!

Altro fattore da considerare è l’utilizzo delle esche. Io sono del parere che, almeno con feeder e bolognese (ma anche inglese), l’utilizzo del bigattino è d’obbligo! Se vogliamo però utilizzare altre esche dobbiamo provare assolutamente, magari piazzando 2 o 3 canne e provando ad innescare esche diverse per ogni canna e vedere dove le abboccate sono più frequenti.

Personalmente mi affido a teorie solunari anche se, a volte, gli altri fattori di cui sopra le sovrastano. Mi spiego:

Qual è la condizione migliore per la pesca, l’alta o la bassa marea? La luna nuova o la luna piena? Ogni pescatore ha una propria teoria al riguardo, sebbene, in linea di massima, sono tutti d’accordo sul fatto che l’influenza lunare sia un fattore da tenere in considerazione.
Qual è, allora, la giornata ideale per la pesca? La risposta è facile: sono troppi i fattori che entrano in gioco per poter offrire una teoria certa. Ad esempio, se la temperatura dell’acqua è troppo fredda, i pesci di solito sono inattivi, così come non possiamo sperare di fare una buona battuta di pesca se la pressione atmosferica segnata dal nostro barometro è in discesa. Tuttavia, è probabile che molti di noi abbiano avuto successo con la luna nuova o la luna piena, ragion per cui, in generale, si può dedurre che in questi giorni sia possibile ottenere risultati migliori.

In pratica, per la mia esperienza, se vedo una condizione meteomarina di bonaccia quindi con mare calmo magari da giorni, e voglio andare a pesca in un orario in cui ci troviamo mezz’ora dopo il culmine di bassa marea, e magari la temperatura dell’acqua è di 28 gradi, allora rimango a casa!

In caso contrario, una condizione di scaduta di mare, con mare poco mosso ed acqua torbida (o anche limpida, l’importante è che sia dopo una mareggiata), in  una condizione in cui l’alta marea sta per arrivare e magari l’orario in cui arriva corrisponde alle ore tarde di pomeriggio, allora ci sarà sicuramente da divertirsi!

Conclusioni:

Quindi se magari un giorno, all’improvviso e senza un motivo apparente, la punta della canna comincia a muoversi e pesci di ogni specie iniziano ad abboccare e a consumare tutto ciò che gli offriamo e, passato un po’ di tempo, allo stesso modo in cui tutto è cominciato, l’attività dei pesci diminuisce fino a sparire e in acqua torna di nuovo una calma piatta, non preoccupatevi! Queste fasi in cui l’attività dei pesci sembra aumentare all’improvviso, sono conosciute come “periodi solunari” e sono alla base della teoria solunare.

Detto ciò, andate a pesca quando vi pare e piace!

Riferimenti: https://meteopesca.com/it